Questo il logo della campagna Legambiente che ha raccolto l'autunno scorso oltre 100 mila firmatari

giovedì 3 marzo 2011

La Regione Liguria stanzia 100mila euro per la campagna contro i sacchetti di plastica

La Regione Liguria ha stanziato 100mila euro, alla Provincia di Imperia, per la campagna di sensibilizzazione sulla riduzione dei rifiuti e l'eliminazione dei sacchetti di plastica. Seguendo una direttiva CEE, dallo scorso 31 dicembre 2010, è vietato l'uso dei sacchetti della spesa in materiale plastico non biodegradabile. A tal proposito è attiva, da oramai tre mesi, una campagna di sensibilizzazione a cura dell'associazione -presente anche su Facebook - "Basta plastica". Campagna presente su ogni tipologia di media. Il prossimo passo della campagna di sensibilizzazione passerà attraverso la distribuzione di 50mila brochure e 20mila borse di tela, reperibili gratuitamente in varie catene di supermercati.Coinvolte anche le scuole, con gli studenti impegnati nella decorazione di parte delle borse in questione, le quali verranno poi rivendute nei mercatini rionali con il ricavato a disposizione delle casse degli istituti scolastici. E' prevista infine, sempre all'interno della campagna di sensibilizzazione, l'affissione di manifesti a tema.

Buste biodegradabili: a Napoli è boom di falsi

Anche le buste per la spesa biodegradabili sono state contraffatte.Alle spalle della stazione centrale di Napoli, tanto per citare una zona, sono in molti a vendere pacchi di sacchetti spacciati per ecologici, molto simili a quelli realizzati con i derivati del mais e altri prodotti naturali.Sono i commercianti cinesi a scatenare il boom (forse non ricordano che in Cina sono vietati?) e gli acquirenti sono tantissimi, purtroppo senza accorgersi della truffa: dai 12 euro di un pacco di buste ecologiche e a norma di legge, si passa infatti agli 8 euro dei sacchetti tarocchi. Su queste vi è anche la scritta riciclabile.

Leggi l'articolo completo su Vesuvius.it: http://www.vesuvius.it/buste-biodegradabili-a-napoli-e-boom-di-falsi-2669.html

La fine del sacchetto di plastica: le reazioni dei cittadini

Negozi e supermercati stanno smaltendo le ultime scorte. Poi le borse di plastica scompariranno dal mercato. E vicino alle casse ci sarà spazio solo per i sacchetti ecologici in carta o mater-bi, un tipo di materiale biodegradabile utilizzato anche per la raccolta della spazzatura (l’umido), o le shopping bag, le borse in tessuto riutilizzabili. La legge è entrata in vigore il 1 gennaio, ma gli effetti della rivoluzione si cominciano a vedere solo in queste settimane, ora che i magazzini pieni di sacchetti di plastica si stanno svuotando. Chi non si adeguerà alla nuova normativa rischia una multa fino a 250 euro.

leggi l'articolo completo de Il Giorno del 2 marzo: http://www.ilgiorno.it/legnano/cronaca/2011/03/02/467326-stop_sacchetti_plastica.shtml

Stop ai sacchetti di plastica in california

Dal gennaio 2012, 1.023.000 abitanti di San Jose, California, faranno
a meno dei sacchetti di plastica. La città-hub tecnologico della
California e degli Stati Uniti abbandona l'oggetto che più rappresenta
la old economy e simbolo di uno stile di vita del secolo scorso. L'area
della città ospita la più ampia concentrazione di conoscenza ed
expertise tecnologica al mondo: 6.600 aziende che occupano 254.000 persone.

La rivoluzione delle banane

Una irresponsabile scelta della multinazionale Del Monte, quella di confezionare le banane una ad una, si attira le giuste critiche da parte dell'Enviromental Board of the Local Government Association, l'ente inglese che si occupa di sostenibilità ambientale. Dalla Del Monte fanno sapere che le banane verranno commercializzate singolarmente come “snack energetico da consumare muovendosi” nei negozi, nelle palestre e nei centri sportivi. Non è ancora noto il prezzo, anche se probabilmente sarà più elevato del costo della singola banana acquistata al supermercato. L’idea non piace quasi a nessuno, perché in tempi in cui si fa di tutto per ridurre i rifiuti di imballaggio, questa scelta va nella direzione diametralmente opposta. I produttori si difendono spiegando che il packaging, già sperimentato negli States, ha un’anima eco-friendly visto che, grazie alla “tecnologia di maturazione controllata, le banane vengono inserite nei sacchetti quando sono ancora verdi e, maturando più lentamente di quelle lasciate all’aria aperta, possono durare fino a 6 giorni”. “L’uomo Del Monte dovrebbe dire di no – ha spiega Gary Porter dell’Enviromental Board of the Local Government Association, ente inglese che si occupa di sostenibilità ambientale, al Daily Mail – perché questo è un passo indietro che contribuirà a scatenare un duplice problema di discariche e di rifiuti"

martedì 1 marzo 2011

AMBIENTE: PRESTIGIACOMO INCONTRA COMMISSARIO UE DAMANAKI

Il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo ha incontrato il 18 febbraio scorso il commissario europeo per gli affari marittimi e la pesca Maria Damanaki. Nel corso dell'incontro sono stati affrontati i principali temi sul tappeto in materia di tutela del mare. Si e' parlato fra l'altro della proposta italo-francese di interdire lo stretto di Bonifacio al passaggi di navi che trasportano merci pericolose e dell'esigenza di tutela del patrimonio ittico del Mediterraneo.
"Vivo interesse e sostegno" e' stato inoltre manifestato dal commissario Damanaki nei confronti della normativa italiana che ha messo al bando dal gennaio scorso i sacchetti di plastica non riciclabile! (ITALPRESS).

lunedì 28 febbraio 2011

Il Tar del Lazio boccia Unionplast: una vittoria che fa bene al Mediterraneo.

Con grande soddisfazione da parte di Legambiente il Tar del Lazio ha confermato il divieto di commercializzazione dei sacchetti di plastica respingendo la richiesta con cui Unionplast e quattro aziende produttrici sollecitavano la sospensione del provvedimento che ha vietato a partire dal primo gennaio scorso la commercializzazione degli shopper in plastica. Aver introdotto questo divieto ci colloca, in Europa e nel mondo, tra i Paesi più virtuosi con un beneficio anche per tutto il Mediterraneo, uno dei mari più colpiti dall’inquinamento da plastica come testimoniano i tanti rapporti dell’Unep su questo problema.

Leggi gli articoli sui danni causati dalla plastica nel Mediterraneo http://www.rinnovabili.it/un-mare-di-plastica-minaccia-il-mediterraneo-403610
http://www.grr.rai.it/dl/grr/notizie/ContentItem-790ad210-721b-4856-b5a5-fe7a28360152.html.

Firma la petizione di Expedition Med per proporre alla commissione europea una legge che consenta di porre fine allo scempio della plastica nel Mediterraneo! http://www.expeditionmed.eu/petition/index.php?lg=it