Questo il logo della campagna Legambiente che ha raccolto l'autunno scorso oltre 100 mila firmatari

venerdì 21 gennaio 2011

Repubblica: Shopper falsi biodegradabili arriva lo stop del Garante

da Repubblica del 21 gennaio:
L'Autorità ha bocciato come ingannevole la pubblicità delle buste di plastica tradizionale con aggiunta di additivi. Accolto il ricorso di Legambiente e della società che ha brevettato la Mater B. E' cominciata la guerra degli shopper. Dopo due anni di rinvii, dal primo gennaio scorso sono stati banditi i sacchetti di plastica che hanno devastato le coste, i fiumi, i mari. E i supermercati si sono riempiti di alternative: tutte presentate come ecologiche e amiche dell'ambiente. Ma non sempre è vero. L'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha bocciato come pubblicità ingannevole quella con la quale le buste di plastica tradizionale, con l'aggiunta di additivi per facilitarne la disgregazione, vengono definite biodegradabili e compostabili.

Per leggere l'intero articolo: http://www.repubblica.it/ambiente/2011/01/21/news/shopper-11497514/?ref=HREC2-8

giovedì 20 gennaio 2011

Shopper: l'Autorità Garante dà ragione a Legambiente

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha dato ragione a Legambiente e ha definito ingannevole la pubblicità di Italcom, Arcopolimeri e Ideal Plastik, ne ha vietato l’ulteriore diffusione e ha previsto anche multe di 40mila per la prima azienda e 20mila per le altre due.: gli shopper di plastica tradizionale con l’aggiunta dell’additivo chimico ECM non posso essere pubblicizzati e venduti come biodegradabili e compostabili perché non rispettano le condizioni e i tempi previsti dalla normativa comunitaria e nazionale di settore.Il 4 febbraio 2010 Legambiente aveva segnalato all’Autorità che sul mercato nazionale si stavano diffondendo dei sacchetti in plastica tradizionale che grazie all’aggiunta di un additivo chimico, l’ECM Masterbatch Pellet, venivano presentati dall’azienda Italcom come biodegradabili e compostabili in modo generico e del tutto ingannevole, inducendo in errore i Comuni italiani, gli esercizi commerciali e le catene della Grande distribuzione organizzata alle prese con l’entrata in vigore del bando degli shopper tradizionali previsto dalla legge finanziaria 2007 e avvenuto il 1 gennaio 2011.

mercoledì 19 gennaio 2011

Macerata: addio alle buste di plastica dal Comune.

da Vivere Macerata del 18 gennaio
L'assessore all'ambiente e alle attività produttive Sante Elisei dichiara il suo impegno affinché venga applicata correttamente la legge. "L'amministrazione favorirà azioni di sensibilizzazione alla cittadinanza, è importante infatti rendere consapevoili e partecipi i cittadini delle conseguenze ambientali nefaste come l'uso dei vecchi sacchetti di plastica; ogni cittadino attraverso una piccola azione può contribuire ad evitare danni globali come quelli provocati dall'inquinamento della plastica".

per leggere l'intero articolo: http://www.viveremacerata.it/index.php?page=articolo&articolo_id=278074

Sassari: Maxi-balena con buste plastica anti-inquinamento

(ANSA) - SASSARI, 17 GEN - Una gigantesca balena di buste di plastica, spiaggiata e agonizzante sulla battigia di Platamona.

Una vittima simbolica della ''marea nera'' di petrolio che la scorsa settimana ha provocato una moria di pesci, purtroppo veri, e inquinato il litorale fino a Castelsardo. L'hanno realizzata, ieri mattina, gli artisti dell'ex-Q di Sassari, insieme al circolo di Rifondazione Comunista Utalabi', per esprimere rabbia, partecipazione, protesta contro il danno ecologico provocato dalla fuoriuscita di combustibile dagli impianti E.On di Fiume Santo lo scorso 11 gennaio

Torino: L'estinzione delle "meduse di plastica"

Da La Stampa del 19 gennaio
Digi.TO ha intervistato commercianti ed acquirenti su questa nuova misura.Abbiamo chiesto il parere di due persone in rappresentanza delle due categorie, Elena e Barbara. La prima dice che il divieto dei sacchetti di plastica è una misura che aspettava da tempo, anche se ovviamente non si tratta di un rimedio definitivo al problema dell’inquinamento: «Ma è una disposizione che si sposa benissimo col buon senso. I sacchetti possono facilmente essere sostituiti da buste biodegradabili o dalle shopping bag di cotone o tela in vendita praticamente ovunque. Noi abbiamo smesso di usare le buste prima di gennaio, anche se la legge non specifica di non finire le scorte dei sacchetti precedentemente accumulati».La conferma che parliamo di una misura largamente condivisa viene da Barbara, che come consumatrice non vede stravolgere le proprie abitudini: «Personalmente uso la borsa di tela, i nuovi sacchetti costano di più rispetto a quelli tradizionali e sono meno resistenti. Non è un grande peso portare la busta da casa e se posso dare una piccola mano all’ambiente senza sforzo, perché no?».

Per leggere l'intero articolo: http://www3.lastampa.it/digito-news/sezioni/municipio-le-testimonianze/articolo/lstp/384761/

Guido Viale sul bando dei sacchetti: "Una buona mossa, giocata male"

Eco dalle Città intervista lo studioso Guido Viale sulle polemiche scatenate dal bando dei sacchetti di plastica. "Purtroppo è possibile e probabile che l'Italia sarà costretta a fare marcia indietro. Simili provvedimenti vanno concordati per tempo con l'Unione Europea, non si possono improvvisare"

martedì 18 gennaio 2011

Per leggere l'intero articolo: http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=104961

Addio al sacchetto di plastica in Maremma

da Maremma News del 19 gennaio
Un territorio come la Maremma che vuole fare dell'ambiente il suo tesoro da tutelare e conservare non può che essere in prima linea in questa battaglia di civiltà e tutela ecologica. Legambiente invita tutti i commercianti ad adottare il divieto di utilizzo dei sacchetti di plastica e i cittadini a impegnarsi concretamente per diminuire la produzione dei rifiuti. In Italia vengono utilizzate circa 20 miliardi di buste l’anno, assicurando così al nostro paese la maglia nera europea.

Per leggere l'intero articolo: http://www.maremmanews.tv/it/index.php?option=com_content&view=article&id=8652:addio-ai-sacchetti-di-plastica&catid=41:attualita&Itemid=55

lunedì 17 gennaio 2011

A Bergamo e provincia va ancora la plastica!

due testimonianze da Bergamo e provincia:

Alla cooperativa Legler di Ponte S.Pietro BG continuano ad usare sacchetti di plastica nel reparto abbigliamento perché "non hanno sacchetti di carta abbastanza capienti per i capi ingombranti" come giacche e cappotti.... ho detto alla commessa che avrei fatto anche senza, per la giacca.. ma mi ha risposto che è obbligatorio mettere il capo nel sacchetto di plastica, per uscire dal negozio.

Da Orio al Serio e Curno: "A me sta capitando di continuo... ho fatto un po' di acquisti per i saldi e quasi tutti i negozi n'han dato il sacchetto di plastica, tant'è che a più di una commessa ho detto di darmi il prodotto senza sacchetto e me lo mettevo nella mia borsa bella capiente.. bata, kiabi, promod, vitulli, calzedonia..